L'AI che indovina l'età biologica e quella che ascolta milioni di conversazioni
Oggi 2 notizie molto diverse: ricercatori giapponesi sviluppano un modello per studi biomedici avanzati, unità segreta israeliana crea un sistema per analizzare le comunicazioni in arabo
Hello humans
oggi il Lunch Break presenta due notizie molto diverse tra loro: mi sono state segnalate da due lettori e fanno capire bene come l’AI stia modificando profondamente campi opposti dell’attività umana, dalla ricerca biomedica all’intelligence, con effetti che ognuno di voi sarà libero di giudicare. Io sono Matteo Montan e questa è [humans/AI] e se volete saperne di più sulla newsletter e su di me trovate tutto nelle Info. E ora, andiamo!
AI applicata alla biomedicina
Il lettore F. mi ha segnalato uno studio molto interessante dell’Università di Osaka, dove un team di ricercatori ha sviluppato un modello AI capace di stimare con un minimo prelievo di sangue l’età biologica di una persona in modo molto più preciso rispetto al passato.
Lo studio, pubblicato su Science Advances e ripreso in Italia dal portale Salutedomani, parte dalla premessa che l’invecchiamento non dipende solo dal numero di anni vissuti ma anche da aspetti genetici e stili di vita, una combinazione di fattori molto complessa. “Per mantenere il nostro equilibrio biologico - spiega il dottor Qiuyi Wang, tra gli autori dello studio- il corpo si affida agli ormoni. Ci siamo chiesti: perché non usarli come indicatori dell’invecchiamento?”
Per testare questa idea, la ricerca si è concentrata sugli ormoni steroidei, che svolgono un ruolo cruciale nel metabolismo, nella funzione immunitaria e nella risposta allo stress. Il team ha sviluppato un modello di AI che ha permesso di tracciare non i livelli assoluti di steroidi, che possono variare ampiamente tra gli individui, ma i rapporti e le interazioni tra di loro, fornendo una valutazione più personalizzata e accurata dell’età biologica. Il modello, che è stato addestrato su campioni di sangue di centinaia di individui, ha rivelato per esempio che le differenze di età biologica tendono ad ampliarsi con l’avanzare dell’età e che il cortisolo, l’ormone steroideo comunemente associato allo stress, ha un’incidenza molto importante: quando i suoi livelli raddoppiano, l’età biologica aumenta di circa 1,5 volte.
Il team di ricerca nello studio riconosce che l’invecchiamento biologico è un processo complesso, influenzato da molti fattori oltre agli ormoni. “Questo infatti è solo l’inizio- osserva Wang - Espandendo il nostro set di dati e incorporando ulteriori marcatori biologici speriamo di perfezionare ulteriormente il modello e sbloccare nuove scoperte sui meccanismi dell’invecchiamento, aprendo la strada a diagnosi precoce delle malattie, e programmi terapeutici personalizzati.
AI applicata all’intelligence
Di tutt’altro tenore la corposa inchiesta giornalistica segnalata dalla lettrice M. che apre uno squarcio su come l’AI sia diventata ormai un elemento decisivo nei sistemi di intelligence mondiali. Ne parla in un lungo articolo il quotidiano inglese Guardian che, in collaborazione con il magazine israelo-palestinese +972 e il giornale in lingua ebraica Local Call, racconta nel dettaglio di un sistema messo a punto dall'Unità 8200, un’agenzia israeliana di sorveglianza paragonabile alla National Security Agency (NSA) statunitense.
La Unit 8200 avrebbe sviluppato un proprio modello di AI sofisticato, addestrandolo su un’enorme raccolta di comunicazioni, conversazioni telefoniche e messaggi di testo, ottenute attraverso la vasta rete di sorveglianza nei territori occupati. “Abbiamo creato il più grande dataset di informazioni che lo Stato di Israele abbia mai avuto in arabo”, ha dichiarato l'ex CTO dell’Intelligence militare israeliana, Chaked Roger Joseph Sayedoff durante una conferenza a Tel Aviv sull'AI applicata a scopi militari. Secondo la ricostruzione giornalistica, quando le forze armate israeliane dopo i massacri di Hamas del 7 ottobre hanno richiamato migliaia di riservisti, un gruppo di ufficiali esperti nella costruzione di modelli di intelligenza artificiale e che lavoravano in aziende come Google, Meta e Microsoft è rientrato nell'unità 8200.
L’articolo spiega che molte agenzie di spionaggio in tutto il mondo stanno sfruttando gli enormi progressi dell'AI per analizzare i massicci volumi di informazioni che vengono raccolti abitualmente e sempre più difficili da elaborare con il solo intervento umano. Aggiungendo però che secondo ex funzionari dei servizi di USA e UK l’intelligence israeliana sembra assumersi rischi maggiori rispetto ai suoi alleati nel modo in cui sta integrando l’IA nelle analisi di intelligence. Il Guardian scrive che ex funzionari dell'intelligence hanno confermato le capacità del modello: “Non solo si possono prevenire attacchi con armi da fuoco, ma tracciare attivisti, o monitorare le costruzioni palestinesi in Cisgiordania”.
A questo proposito il ricercatore di Human Rights Watch (HRW) Zach Campbell, specializzato in sorveglianza, ha espresso grande preoccupazione sul fatto che l’AI militare venga usata per prendere decisioni che potrebbero avere conseguenze gravi sulle vite dei palestinesi: “Questo sistema è una macchina di supposizioni - ha detto - e alla fine queste supposizioni potrebbero essere usate per incriminare delle persone. E’ un sistema invasivo e incompatibile con i diritti umani.”
Un portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) - riporta il Guardian - per ragioni di segretezza non ha voluto rispondere in modo specifico alle domande poste dai giornalisti che hanno realizzato l’inchiesta sul nuovo LLM, ed ha affermato che l’esercito “impiega vari metodi di intelligence per identificare e sventare attività terroristiche da parte di organizzazioni ostili in Medio Oriente”.
E’ tutto per oggi, a domani!
Matteo. M
Relativamente all’articolo sulla app che definisce l’età biologica, è sicuramente interessanti ma apre un’ampia discussione sul rischio futuro di limitare aspetti medici e farmacologici a protocolli e app che ragionano in modo rigido. Per fare un esempio il cortisolo che viene menzionato varia con ritmi circadiani ben precisi nonché in base a condizioni di contorno non facilmente definibili (ci vorrebbe troppo tempo per spiegare). Un po’ come dire che se fai l’analisi del sangue alle 8 della mattina e sei a casa hai 20 anni ma se il giorno dopo alla stessa ora sei in tangenziale ovest a Milano ne hai 80, ma se pur sei in tangenziale ovest e stai ascoltando qualcosa di piacevole alla radio torni ad avere 20 anni. Insomma è un discorso complesso che sarà sicuramente sviluppato in futuro, attenzione però a creare future generazioni di Humans rigidamente vincolate ad AI. Il sistema potrebbe funzionare per alcuni ma fregarne altri.