Gli annunci di Apple che mettono tristezza e Elon che fa causa all'India
L'edizione del venerdì con le notizie fresche di giornata e quelle della settimana che potreste esservi persi
Hello humans
torna il Lunch Break del venerdì con un misto di notizie fresche di giornata (tra cui una molto attesa, almeno dal sottoscritto: Claude ha finalmente accesso al web!) e di news importanti ma che avevo tenuto in freezer e che magari vi siete persi / non avete visto altrove. Io sono Matteo Montan e questa è [humans/AI] e se volete saperne di più sulla newsletter e su di me trovate tutto nelle Info. E ora, andiamo!
E’ stata una settimana ricca di annunci, soprattutto da parte di Google (ne abbiamo citato almeno uno giorno, con Gemini che sta diventando sempre più il cuore e il motore dell’immenso sistema di servizi di big G). Oggi un po’ di spazio anche le altre BigTech & BigLab.
Le novità AI della settimana
Claude sbarca sul web finalmente
Dicevamo di Claude, il chatbot di Anthropic considerato tutt’ora il top per scrittura e coding, che ha finalmente annunciato di avere avuto accesso al web, superando un vecchio pallino del suo CEO Dario Amodei che voleva preservare il suo modello super-corretto dalla grande mole di spazzatura presente online. Dario credeva di potere dare l’esempio agli altri lab in un tempo lontano (solo 4 mesi fa) in cui la Safety era il concetto cardine dell’AI, ma è stato via via superato a destra da tutti i concorrenti che prima hanno inserito nei loro chatbot la funzionalità di Search e poi quella di DeepSearch.
Con qualche mese di ritardo, così, ad Anthropic hanno preso atto e il search è arrivato, per ora solo in US, ma presto anche in Europa. Tra l’altro a breve Claude capirà anche i comandi vocali, ormai un must in questa nuova fase della storia dell’Uomo inaugurata dai vocali di Whastapp (insopportabili) in cui non abbiamo più tempo per scrivere. (Qui un’intervista al capo del prodotto di Anthropic che illustra le prossime mosse del super lab da 60+ billion).
Nividia passai dai chip ai modelli (per robot)
Super attiva anche Nvidia, che da produttore di schede grafiche e chip è diventato un conglomerato: dopo avere perso 1 trillion di capitalizzazione per colpa di DeepSeek (il modello cinese che usa poca GPU), Nvidia ha capito che deve giocare a tutto campo e questa settimana, oltre a un super PC da casa pensato per fare girare modelli AI, ha annunciato Isaac GR00T N1, modello open-source preaddestrato e personalizzabile progettato per accelerare le capacità dei robot umanoidi. "L'era della robotica generalista è arrivata", ha enunciato il fondatore e CEO di Nvidia, Jensen Huang, fasciato nel suo tradizionale giubbotto di pelle nera.
L’AI di Meta conquista alla fine anche l’Europa
Meno mirabolante, ma non meno importante per milioni di umani europei l’annuncio di Meta che finalmente porterà la sua AI nei territori ostili (almeno secondo la retorica trumpiana) del Vecchio Continente quasi un anno dopo averne sospeso il lancio per una serie di problemi legati alla regolamentazione. A partire da questa settimana, Meta AI verrà implementato su WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger in 41 Paesi europei, anche se per ora sarà limitata alle funzionalità di chat testuali.
Gli annunci di Apple che mettono tristezza
Fa notizia anche Apple, questa settimana, ma tristemente: il clamoroso fallimento di Apple Intelligence applicata a Siri ha richiesto un rimpasto di governo. Presto Siri avrà un nuovo padrone: l’assistente poco intelligente di Apple non risponderà più al capo dell’AI John Giannandrea ma a Mike Rockwell, noto come inventore di Vision Pro (non certo il miglior successo commerciale di Apple…).
Le mosse di AI GEPOLITICS della settimana
Le proposte di Big Tech&Lab a Trump per dominare insieme il mondo
Praticamente tutti tra BigTech & BigLab hanno consegnato entro i termini le loro proposte al Governo Usa che orà dovrà predisporre l’atteso AI Action Plan preannunciato dall'Ordine Esecutivo 14179, ufficialmente intitolato "Rimuovere le Barriere alla Leadership Americana nell'Intelligenza Artificiale".
Più o meno tutti i big, pur con qualche distinguo, hanno chiesto protezioni di vario tipo, dalla Cina ma anche da alcuni divieti federali particolarmente fastidiosi che chiedono di allentare (su tutti il divieto di usare materiale protetto da copyright per l’addestramento dei modelli). In questo articolo di Platformer trovate sintetizzate le posizioni di Meta, Google, OpenAI e Anthropic. Microsoft, diversamente dagli altri, non ha pubblicizzato le proprie proposte alla Casa Bianca, ma ha fatto sapere attraverso un post del suo ViceChair Brad Smith pubblicato sul blog aziendale che la cosa a cui tiene di più è la sospensione della regolamentazione sull'export di AI introdotta da Biden (AI Diffusion Rule) che per ragioni di sicurezza nazionale limita l'espansione l’esportazione di tecnologia in Paesi alleati come Svizzera, Polonia, Grecia, Singapore, India, favorendo indirettamente la Cina.
Hugging Face fa il Pierino con la Casa Bianca
A fare la parte del Pierino - a dire il vero in compagnia di Meta come spiega Platform – il gigantesco hub di modelli e applicazioni open source Hugging Face che critica l’attitudine neo-protezionistico delle BigTech e elogia l’AI open-source e collaborativa. Partendo dai recenti successi dei modelli open-source sui sistemi chiusi (ad una frazione del costo), HF sostiene che la democratizzazione della tecnologia AI potrà migliorare e non ostacolare la posizione competitiva dell'America, ma solo se si costruirà un sistema basato su due pilastri fondamentali:
rafforzamento degli ecosistemi AI aperti e open-source attraverso investimenti in infrastrutture di ricerca come la National AI Research Resource (NAIRR) e garanzia di un ampio accesso a dataset pubblici affidabili.
sostegno a modelli più efficienti e specializzati che possono funzionare con risorse limitate, per andare incontro alle organizzazioni più piccole che vorrebbero adottare l’AI ma non possono permettersi gli attuali costi
Sul nodo della sicurezza (considerata da tutte le persone di buon senso molto a rischio in un’AI totalmente aperta), Hugging Face propone una tesi a dir poco contro-intuitiva, secondo cui i sistemi AI variamente aperti potrebbero essere addirittura più sicuri di quelli chiusi. In particolare, sostiene HF:
i modelli completamente open source (che condividono architettura, pesi e dati di addestramento) permettono verifiche di sicurezza più approfondite perché si può esaminare tutto il processo di creazione.
i modelli "open weight" (che condividono l'architettura e i pesi finali, ma non i dati di addestramento) offrono un vantaggio particolare per la sicurezza: possono essere eseguiti in ambienti isolati dalla rete, riducendo i rischi informatici.
L’Europa si è svegliata
Mentre Trump studia la nuova strategia per dominare l’AI, si registrano i primi risvegli dal lungo letargo europeo: un recente studio ha rivelato che nel 2024 complessivamente 375 fondi di venture capital hanno investito 52 billion di dollari in startup europee, tanti (se sono veri) Tra queste, la francese Mistral (quotazione: 6 billion), fiore all’occhiello dell’AI europea, la quale martedì ha rilasciato un nuovo modello open-source, Mistral Small 3.1, che secondo l'azienda, supera le prestazioni dei prodotti simili di Google e OpenAI pur avendo “solo” 24 miliardi di parametri, un ordine di grandezza in meno rispetto ai principali modelli proprietari. Come titola l’Economist: “Non essere americani o cinesi ora potrebbe essere un vantaggio, non un ostacolo"
Chiudiamo la rassegna geopolitica con due chicche secche:
Musk fa causa all’India perché censura X
La Corea del Nord crea unit di hacker per programmi offensivi
E’ tutto per oggi, a lunedì e buon weekend!
Matteo. M