Hello humans,
io sono Matteo Montan e questo è il #2 di [humans/ai] Se volete saperne di più, trovate qui un po’ di info sulla newsletter e su di me. Cominciamo!
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Oggi parleremo molto di humans e meno di AI, visto che gran parte degli humans più importanti del Pianeta in questo esatto momento sono riuniti a Parigi a parlare di AI. Considerate dunque questa prima edizione di Lunch Break - la daily edition di [humans/AI] - una sorta di special edition: il format sarà essenziale, per punti, ma temo un po’ lungo, la colpa è del dell’Ai Action Summit a cui dedico tutto questo post (ah, colpa di Macron anche se sono andato un po’ lungo sui tempi…)
Allora, la prima giornata del Summit (ieri) ha confermato le previsioni: sale la competizione, scende la regolamentazione, relegata ai margini del palcoscenico la sicurezza, occhiate complici a Cina e India, gomitate a / da gli US. Oggi parlano i capi di Stato e ci dovrebbe essere lo statement finale del Summit (su cui, dietro le quinte, si è litigato molto), quindi per la sintesi completa aspettiamo domani.
Intanto parliamo dei 4 principali protagonisti di ieri:
1 - Macron (il mattatore)
Macron non delude le attese e tra gli applausi della global business community si prende il palcoscenico, uccide la vecchia madre EU (spettatrice & regolatrice dell’AI) e mette al mondo la nuova EU, futura protagonista dell’AI globale, naturalmente a guida francese. Per carità, e’ una bella notizia, e di questi tempi la prendiamo alla grande, ma da qualche parte nel retrocranio teniamoci un appunto su come se la sta passando Macron in Francia ultimamente).
In particolare il Presidente ha:
parlato di soldi, tanti soldi: 110 billion (ne riparliamo dopo)
parlato di AI pulita prendendo per i fondelli Trump (mantengo l’inglese che rende di più): “I have a good friend on the other side of the ocean saying ‘drill, baby, drill.’ Here, there is no need to drill, it’s just ‘plug, baby, plug’”
dato la sveglia all’Europa: “E’ molto chiaro che dobbiamo sincronizzarci con il resto del mondo”
bruciato il discorso della sua attuale presidente: "Domani, la Presidente von der Leyen annuncerà la strategia europea sull'IA, questa strategia sarà un'opportunità unica per l'Europa di accelerare, di semplificare le nostre normative, di investire nella capacità di calcolo"
2 - L’Europa (La peccatrice redenta)
Pentendosi repentinamente del suo peccato originale (l’eccesso di regolamentazione) l’EU ha fatto una promessa solenne per bocca della commissaria alle Tecnologie Digitali Henna Maria Virkkunen, "We will cut red tape … ridurremo la burocrazia e gli oneri amministrativi per le industrie, sono d'accordo sul fatto che dobbiamo riesaminare le nostre regole, e che abbiamo troppa regolamentazione sovrapposta"
Per bocca della Von der Layen , poi, l’EU ha annunciato che metterà un chip di €50 billion di investimenti nell'IA a integrazione di un impegno di €150 billion fatto da una coalizione di aziende del settore privato organizzate sotto la bandiera EU AI Champions per guidare l'adozione dell'IA europea. Totale 200 billion.
3 - I billion, appunto (btw, avete notato che da quando esiste l’AI i million sembrano una roba da poveretti?)
110B : come quelli messi sul piatto da Macron a Parigi, qui il break down
110B: come quelli investiti l’anno scorso in AI, in un report prontamente diffuso oggi da Dealroom
97,4B: come quelli offerti nella notte da Musk per comprare OpenAI (il suo modo di farsi notare al summit?)
9,74B: come quelli simpaticamente controfferti dal CEO di OpenAI Altman per comprare X, il social di Musk.
4 - Mistral (Il campione dell’AI europea, francese)
Snobbata finora dal grande pubblico mondiale, Le chat è la prima beneficiaria del Summit e adesso dice di voler fare sul serio
LAST MINUTE UPDATE
Ho fatto in tempo a prendere lo speech del vicepresidente USA J.D. Vance che come atteso ci ha messo il carico: “Cari europei, la vostra massive regulation sull’AI può strangolare questa tecnologia”.
Sara interessante vedere cosa viene fuori nel joint statement del summit 😊
A domani!
Matteo M.
"We will cut red tape … ". non ci riusciranno: togliere la burocrazia significa coordinare 27 Paesi con interessi diversi, il che rende ogni semplificazione un processo lungo e complesso. A cominciare da Francia e Germania che tentano (affannosamente) di rivendicare una centralità che ora si è spostata su un asse diverso (e che tale rimarrà nei prossimi anni). Junker e il REFIT avevano provato, ma in realtà ha semplificato alcuni processi ma ha aggiunto nuove regolazioni in altri ambiti.
Bye Europa, Bye