E poi: medicine programmate al PC, ChatGPT più sostenibile, Scarlett e i deepfake, BBC e le notizie toppate, e le ultime da Elon (qui servirà una rubrica)
Molte volte la qualità dell'nvestimento in AI, probabilmente, smentisce quanto alcune ricerche enfatizzano pro domo sua
Una società svedese di finanziamento aveva sostituito 700 dipendenti con un'intelligenza artificiale al call center... oggi, maggio 2025 ha fatto marcia indietro.
Come mai?
In un sondaggio recente realizzato in America dalla Callvu si nota come le persone preferiscano un umano ad un chatbox; infatti 6 persone su 10 pensano che le attività usino IA solo per risparmiare sui costi non per migliorare il servizio (brutta immagine per noi)
In particolare si preferisce parlare con una persona perchè:
Grazie Luca, del dietrofront di Klarna abbiamo parlato in effetti e tendo a condividere il tuo parere. I call center sono stati probabilmente la prima applicazione industriale dell’AI, probabilmente il beneficio non era nella interazione con il cliente ma nella ottimizzazione dei vari processi connessi al call center, reimagginando il workflow complessivo e lasciando l’ultimo miglio a umani possibilmente gentili.
Grazie a te Matteo. Aggiungo che in ambito odontoiatrico si sta aprendo un dibattito sulla possibile esagerata piaggeria dei sistemi attuali di AI rispetto ad una empatica ma comunque eticamente perentoria risposta umana in ambito sanitario. Altro futuro problema chirurgico è la perdita di abilità manuali nelle emergenze, come evidenziato nei piloti aerei con l'utilizzo del pilota automatico. Statisticamente problema irrisorio, ma giurisprudenzialmente problematico. Buon lavoro.
Ciao Mat. Ti lancio un sassolino solo, semplice semplice. Se vuoi, sviluppa tu il concetto. Qualunque sia la direzione che prenderemo, dobbiamo da subito addestrare una AI “buona”, che si contrapponga a quella “cattiva” se e quando ce ne sarà bisogno. Molto semplice, no?
Mi sembra un buono spunto, in effetti. Occorre a questo punto trovare un Lab buono disposto a sviluppare iterativamente una AI buona capace di superare in qualsiasi momento una AI cattiva, il tutto nello studio di un notaio Buono. Faccio due telefonate e ci lavoriamo! 🤓
Visto che ti piacciano le provocazioni , c’era proprio bisogno di scomodare 8 IA per produrre queste tabelle? Alla
fine sono abbastanza banali e dicono quello che più o meno esseri molto meno intelligenti (come il sottoscritto ) ti avrebbero risposto alla domanda che hai fatto.
Ciao Lara, giusta domanda, che richiede una risposta un po' articolata. Sul proprio sito, Epoch AI dichiara di essere una no+profit e pubblica nella pagina https://epoch.ai/support-us#donate sia una lista dei donatori, che un elenco di partner insieme ai quali ha realizzato i propri progetti di ricerca. Tra questi OpenAI ma anche Google DeepMInd e il Department for Science, Innovation and Technology del Governo inglese. Va detto però che la stessa EpochAI era stata al centro di una polemica sui social qualche settimana fa per non avere dichiarato di avere ottenuto fondi da OpenAI per sviluppare un nuovo benchmark che era stato utilizzato per testare le capacità matematiche del modello o3 di OpenAI . A raccontare tutta la storia era stata TechCrunch in un lungo articolo: https://techcrunch.com/2025/01/19/ai-benchmarking-organization-criticized-for-waiting-to-disclose-funding-from-openai/ . La notizia sui "bassi" consumi di ChatGPT / OpenAI che ho ripreso oggi su [humans/AI] era stata data per prima proprio da TechCrunch, che è tra le più storiche testate di giornalismo tecnologico americane e che nell'articolo non menziona la recente polemica: https://techcrunch.com/2025/02/11/chatgpt-may-not-be-as-power-hungry-as-once-assumed/ Ne deduco che almeno per loro, la ricerca sui consumi era attendibile.
BITTERSWEET=letteralmente AMARODOLCE ma in italiano DOLCEAMARO. Riflettiamoci sopra.
Sento Zaia!
Mi interesserebbe, tra i 15 temi leggerne anche di un 16o della Sostenibilità Ambientale del AI. é enoreme, e facilmente misurabile. Chi "inquina" con AI deve essere regolato come chi inquina producendo jeans,frigoriferi, auto, etc. Già dal 2023 esiste un Manifesto assolutamente ignorato .https://sostenibilitadigitale.it/advocacy/manifesto-per-la-sostenibilita-digitale-dellintelligenza-artificiale/
Molte volte la qualità dell'nvestimento in AI, probabilmente, smentisce quanto alcune ricerche enfatizzano pro domo sua
Una società svedese di finanziamento aveva sostituito 700 dipendenti con un'intelligenza artificiale al call center... oggi, maggio 2025 ha fatto marcia indietro.
Come mai?
In un sondaggio recente realizzato in America dalla Callvu si nota come le persone preferiscano un umano ad un chatbox; infatti 6 persone su 10 pensano che le attività usino IA solo per risparmiare sui costi non per migliorare il servizio (brutta immagine per noi)
In particolare si preferisce parlare con una persona perchè:
l'umano risolve più problemi
capisce emotivamente l'interlocutore
è più semplice da utilizzare
offre maggiore sicurezza e privacy
le persone preferiscono anche attendere per dei minuti per poter palare con una persona piuttosto che avere subito una risposta da una IA.https://go.callvu.com/hubfs/eGuides/AI%20in%20Customer%20Research%20FINAL%2004302024.pdf
Grazie Luca, del dietrofront di Klarna abbiamo parlato in effetti e tendo a condividere il tuo parere. I call center sono stati probabilmente la prima applicazione industriale dell’AI, probabilmente il beneficio non era nella interazione con il cliente ma nella ottimizzazione dei vari processi connessi al call center, reimagginando il workflow complessivo e lasciando l’ultimo miglio a umani possibilmente gentili.
Grazie a te Matteo. Aggiungo che in ambito odontoiatrico si sta aprendo un dibattito sulla possibile esagerata piaggeria dei sistemi attuali di AI rispetto ad una empatica ma comunque eticamente perentoria risposta umana in ambito sanitario. Altro futuro problema chirurgico è la perdita di abilità manuali nelle emergenze, come evidenziato nei piloti aerei con l'utilizzo del pilota automatico. Statisticamente problema irrisorio, ma giurisprudenzialmente problematico. Buon lavoro.
Caro Matteo sono molto dispiaciuto per il tuo infortunio e ti faccio i migliori auguri di una pronta guarigione.
Ma l’AI non ti ha avvisato che ogni sport ha i suoi tempi ? Scherzo naturalmente.
Ti aspetto presto sulla tastiera.
Ciao Mat. Ti lancio un sassolino solo, semplice semplice. Se vuoi, sviluppa tu il concetto. Qualunque sia la direzione che prenderemo, dobbiamo da subito addestrare una AI “buona”, che si contrapponga a quella “cattiva” se e quando ce ne sarà bisogno. Molto semplice, no?
Mi sembra un buono spunto, in effetti. Occorre a questo punto trovare un Lab buono disposto a sviluppare iterativamente una AI buona capace di superare in qualsiasi momento una AI cattiva, il tutto nello studio di un notaio Buono. Faccio due telefonate e ci lavoriamo! 🤓
Ciao Matteo, ho letto la NL di oggi... mi sembra che ci stiamo avvicinando a Matrix.
Visto che ti piacciano le provocazioni , c’era proprio bisogno di scomodare 8 IA per produrre queste tabelle? Alla
fine sono abbastanza banali e dicono quello che più o meno esseri molto meno intelligenti (come il sottoscritto ) ti avrebbero risposto alla domanda che hai fatto.
Che scemo, Carlo, non ci avevo pensato! ti installo subito!!
Una domanda mi sovviene, ma da chi prende i soldi o è sovvenzionata Epoch AI
Ciao Lara, giusta domanda, che richiede una risposta un po' articolata. Sul proprio sito, Epoch AI dichiara di essere una no+profit e pubblica nella pagina https://epoch.ai/support-us#donate sia una lista dei donatori, che un elenco di partner insieme ai quali ha realizzato i propri progetti di ricerca. Tra questi OpenAI ma anche Google DeepMInd e il Department for Science, Innovation and Technology del Governo inglese. Va detto però che la stessa EpochAI era stata al centro di una polemica sui social qualche settimana fa per non avere dichiarato di avere ottenuto fondi da OpenAI per sviluppare un nuovo benchmark che era stato utilizzato per testare le capacità matematiche del modello o3 di OpenAI . A raccontare tutta la storia era stata TechCrunch in un lungo articolo: https://techcrunch.com/2025/01/19/ai-benchmarking-organization-criticized-for-waiting-to-disclose-funding-from-openai/ . La notizia sui "bassi" consumi di ChatGPT / OpenAI che ho ripreso oggi su [humans/AI] era stata data per prima proprio da TechCrunch, che è tra le più storiche testate di giornalismo tecnologico americane e che nell'articolo non menziona la recente polemica: https://techcrunch.com/2025/02/11/chatgpt-may-not-be-as-power-hungry-as-once-assumed/ Ne deduco che almeno per loro, la ricerca sui consumi era attendibile.
Per fortuna c'è Sanremo :-)
good job!!!